Gay Erotic Stories

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Un giorno speciale, Part 2

by Luca


UN GIORNO SPECIALE, Part 2 Che quello descritto nella prima storia fu un giorno speciale non vi è alcun dubbio. Ad esso altri ne seguirono. Andrea si dimostrò un amante colto e fantasioso e a suo merito devo dire che non si limitò ad insegnarmi tutti gli aspetti più intriganti del sesso tra maschi. Molte furono le mostre di pittura, i musei e le occasioni culturali alle quali ci recammo insieme: naturalmente anche in queste occasioni non perdeva un colpo. Come quella volta che mi convinse a fargli in pompino nella toilette del museo di arte moderna. Provammo anche l’esperienza del cine porno: fu eccitantissimo farci uno smorzacandela nel bel mezzo di un’orgia di culturisti e trans. Molto più spesso, dopo una estenuante seduta di pesi o una sauna, finivamo a casa sua, dove non perdeva occasione per mostrarmi la sua inventiva. Come quella volta che all’uscita dalla palestra mi chiese di accompagnarlo a fare la spesa al vicino supermarket. Giunti al reparto di frutta e verdure, mostrandomi le carote mi chiese, secondo te ce n’è una che assomiglia al mio cazzo? Io tutto subito mi misi a ridere, ma lui insistette, dai scegline una che ti sembra uguale. Io che già prevedevo qualcosa di eccitante, ebbi un’erezione istantanea. Lui che mi conosceva bene, mi palpò con nonchalance e disse, dai porcellina scegli! Io trovai una carotona che sembrava proprio come il suo pisello: lunga e affusolata. Davvero credi che somigli al mio uccello? Mi chiese. Fidati, risposi, lo so bene. Comprammo altre cose, ma io non vedevo l’ora di arrivare a casa sua e provare il gioco che sicuramente mi avrebbe proposto. Ed infatti, non appena giunti nel suo appartamento mi disse di aspettarlo in soggiorno. Poco dopo tornò con una scatola tra le braccia. Dai, mi disse, aprila. All’interno c’era uno splendido completo da…cameriera! Si erano un grembiule bianco di pizzo ed un vestitino con una gonna cortissima senza maniche nero. Lo guardai incuriosito: mettilo mi disse, e non ti pentirai. Io esitai un momento: ma lui si avvicinò mi baciò, e palpandomi a lungo le chiappe disse che ci saremmo divertiti. Così mi spogliai davanti a lui ed indossai il ridottissimo abitino nero e di sopra il grembiulino bianco. C’erano pure un paio di autoreggenti e delle ciabattine con alcuni cm di tacco. Alla fine mi sentivo impacciato, ma anche tremendamente eccitato. Mi disse, ora giochiamo al padrone ed alla cameriera. Ok feci io. Ci daremo del lei e tu dovrai ubbidirmi. Era tutto molto eccitante, ed il mio pisello già si agitava sotto la ridottissima gonna che lasciava scoperto mezzo sedere. Signorina mi porti un caffè. Andai un poco traballante sui tacchi a preparare il caffè e glielo portai poco dopo sul divano. Lui lo sorseggiò, e poi disse: fa schifo! Ora dovrò punirla per avermi fatto bere una tale schifezza. Si inginocchi a terra a 4 zampe e si sollevi la gonna. Io lo feci e lui cominciò a sculacciarmi prima piano e poi siccome io mi lamentavo, più forte. Io ero sempre più eccitato. E ora ecco la punizione: dalla tasca estrasse la carota. Appena la vidi il mio cazzo ebbe un sussulto già pregustandone la forma.La lecchi: ed io cominciai a fare un bel …pompino alla carota, insalivandola al massimo. Poi lui la riprese e cominciò a lavorarmi il buchino; io cominciai a mugulare di goduria e lui: non si azzardi a venire sa! Ora si rilassi e… ooooppp entrò tutta! Ora la tenga lì e cammini per casa tenendola nel culo. Così mi alzai e camminai avanti ed indietro con la carota piantata nel culo. Beh non immaginate che piacere era sentirla sfregare contro il mio retto e l’interno delle chiappe. Andrea, seduto sul divano mi guardava, ed intanto aveva estratto il bell’arnese e se lo menava. Ti piacerebbe metterci questo eh? Magari! Risposi. E lui vieni qui ora e spegni questo candelone con le tue labbra. Mi inginocchiai tra le sue gambe e sempre colla carota conficcata nel sedere, inizia a succhiarglielo. Lo feci con l’entusiasmo e la foga dell’eccitazione, prendendo in bocca tutto quella magnifica stanga. Oramai sapevo farlo senza sentirmi soffocare. MMMM servetta mia come succhi bene MMMMM diceva Andrea. Poi lo sfilò piano e guardandomi disse: dai ora monta a cavallo! E così cominciammo uno dei più lunghi eccitanti e goduriosi smorzacandela che avessimo mai fatto. Dopo qualche minuto come succedeva spesso ebbi un furioso orgasmo, senza toccarmi e sborrai copiosamente sul pavimento. Lui si fermo lo tirò fuori e disse: ti è piaciuto eh! Oh si dissi. Bene ora in ginocchio e lecca via dove hai sporcato. Così dopo un po’, mentre io leccavo la mia sborra dal pavimento e lo imploravo di montarmi più forte lui venne nel mio intestino facendomi godere ancora una volta. Ho altre avventure da raccontarvi. Se queste vi sono piaciute fatemelo sapere. Luca tilt64@yahoo.com

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5 Gay Erotic Stories from Luca

Un Giorno Speciale

La mia storia comincia 3 anni fa. Allora avevo 19 anni e non sapevo ancora di essere gay. Avevo avuto storie senza importanza con delle compagne di liceo, senza mai scoparci del tutto e soprattutto senza mai perderci la testa. In quel periodo frequentavo una palestra della mia città. Mi divertivo coi pesi e lo stretching e facevo delle lunghe saune. Fu lì che conobbi Andrea. Aveva 40

Un giorno speciale, Part 2

UN GIORNO SPECIALE, Part 2 Che quello descritto nella prima storia fu un giorno speciale non vi è alcun dubbio. Ad esso altri ne seguirono. Andrea si dimostrò un amante colto e fantasioso e a suo merito devo dire che non si limitò ad insegnarmi tutti gli aspetti più intriganti del sesso tra maschi. Molte furono le mostre di pittura, i musei e le occasioni culturali alle quali ci

Un Giorno Speciale, Part 3

Delle molte occasioni in cui frequentai Andrea ed il suo pisellone, mi piace ricordare quella in cui, inventandomi un weekend con gli amici per i miei genitori, andammo insieme al mare a trovare un suo amico che aveva una splendida villa. Da tempo Andrea mi aveva proposto un incontro a tre, promettendomi che non avrebbe permesso che succedesse nulla che io non desiderassi. Ed in

Un Giorno Speciale, Part 4

Verso le sei tornammo in camera. Il pomeriggio era stato speciale, ma la cena lo sarebbe stato ancora di più. Feci la doccia. Dopo fu il turno di Andrea che quando finì mi raggiunse sul letto dove stavo riposando. Mi fece appoggiare la testa sulla sua spalla e mi guidò la mano al suo cazzo già semieretto. Cominciai ad accarezzarlo mentre mi parlava: stasera ti ho preparato una

Un giorno speciale, Part 5

Naturalmente ci furono altri incontri con Andrea e Piero. Vale la pena ricordare di una volta in cui partimmo per un weekend sul Lago di Garda. Anche in quel caso per i miei ero fuori con degli amici, e anche in quel caso sapevo che ci sarebbe stato da divertirsi. Andrea mi aveva detto che ci saremmo incontrati con Piero una volta giunti a Limone sul Garda, meta del ns weekend.

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Web-04: vampire_2.0.3.07
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