Ho letto l'articolo grazie collants e, non solo mi ha eccitato, ma lo ho anche trovato molto simile alla mia esperienza. Fino a tre anni fa ero un normale ragazzo sposato con una donna che avevo conosciuto da ragazzo. Dopo i primi anni di sesso, alla sera cercavo svariate scuse per evitarlo perche` ormai non mi eccitava piu` come una volta. Mia moglie voleva che facessi tutto io, voleva essere sbattuta per almeno mezzíora, non era mai soddisfatta anche perche` io sono piccolino non molto muscoloso e nella parte del macho non me la sono mai cavata molto bene. Allora lavoravo come maestro delle medie in una scuola pubblica e un giorno, esattamente dopo líennesima prestazione deludente con la mia consorte, mi si presenta a parlare il padre di un nuovo alunno. La prima cosa che mi colpi` fu la sua stretta di mano cosi` energica da farmi urlare dal dolore e poi la camicia slacciata sul petto che faceva trasparire una foresta di peli euna barba fotlissima, nera emolto curata. Non so perche` ma, pur non avendo mai guardato gli uomini da un punto di vista sessuale, quella peluria e la forza fisica di questíuomo mi impressionarono. Io sono alto 1.64 mentre lui era 1.90, con i muscoli chiaramente scolpiti da palestra. Si presento` e inizio` a chiedere di suo figlio. Purtroppo líora stava per finire per cui io dovevo riprendere lezione e mi disse che se volevamo continuare a parlare del figlio potevamo andare a pranzo insieme in un ristorantino che lui conosceva e che sarebbe passato a prendermi a lezione finita. Cosi` fu. A pranzo fece tutto lui, ordino` per me dato che era un esperto del posto, e , cosa che mi colpi`, quando un extracomunitario entro` con un mazzo di rose rosse, lui (il suo nome eí Filippo), le compro` e me le diede per la gentilezza che avevo mostrato nellíaccettare il suo invito a pranzo. Ovviamente buttai le rose mentre tornavo a casa, ma la sera invece di pensare a mia moglie che nel pomeriggio aveva comprato una guepieres per eccitarmi, non riuscivo a togliermi di mente il suo petto villoso,. Cosi`, quando mia moglie fu pronta, le accarezzai le tette e rimasi molto deluso dal fatto che non trovai peli. Il nostro atto amatorio fu ancora deprimente, avevo davanti una bella bionda in guepieres e calze rosse velatissime ma per godere dovetti andare in bagno e pensare a Filippo e ai suoi muscoli. Masturbandomi pensando a lui mi fece godere immensamente. Iniziai a fare al figlio qualche domanda e venni a sapere che il padre era divorziato e che viveva da solo. Con una scusa andai in direzione e mi feci dare il numero di telefono. Quando mi stavo apprestando a telefonargli, lui mi anticipo` e mi chiese se volevo andare a vedere la partita di calcio con lui. Avevo una scusa per evitare mia moglie quella sera e le sue voglie da troia e inoltre potevo conoscerlo piu` da vicino. Alla partita cíera una ressa incredibile e qualcuno pure mi insultoí a causa del mio cappellino di fede opposta. Mentre io lasciavo stare , Filippo si incazzo ` e obbligo`, con le sue braccia incredibili, il tipo a chiedermi scusa in ginocchio. Questo fatto mi fece vibrare tutto e lo abbracciai forte forte per ringraziarlo `. Dopo la partita mi chiese se dovevo andare a casa da mia moglie. Io dissi di no, che con lui mi ero divertito e che mia moglie era una troia con in mente solo il sesso mentre con lui potevo passare del tempo in compagnia divertendomi. Andammo in un bar dove mi disse cio` che suo figlio mi aveva gia` detto, che era divorziato e inoltre che aveva scoperto da poco di essere gay. Gli piacevano esattamente i tipi opposti a lui: cioe` piccolini, senza peli, senza muscoli che nellíintimita` ma anche nella vita di tutti i giorni indossassero biancheria intima femminile. Mi disse che il suo debole erano i collants. Mi chiese se avevo mai indossato un collant e alla mia risposta negativa mi disse di provare perche`per certi uomini era una scoperta incredibile. La serata passo` in fretta e io non riuscivo a staccare il viso dal suo petto muscolosissimo e villosissimo; I suoi pettorali erano circa il triplo delle tette di mia moglie che porta una quinta di reggiseno. Al momento di salutarmi mi prese una mano, la bacio` ringraziandomi della bella serata e se la passo` sul petto dicendo che sperava di rivedermi. Io trasalii al contatto con la selva di peli, quindi lui mi bacioí, io feci resistenza ma lui, piu` forte, continuoí a baciarmi. Il bacio duro` cinque minuti almeno con la sua lingua impazzita che mi violentava la gola, io cercavo di difendermi ma quella lingua era durissima e sapeva cosa fare. Mi prese una mano e la mise sulla patta. Aveva dentro un uccello enorme, un pezzo di marmo. Poi mi premette la faccio sul suo petto e mi disse di morsicarlo fortissimo e di leccargli I peli. Morsicai fortissimo per fargli male cosi` che mi lasciasse la presa sulla testa, ma lui non fece una piega e dopo dieci secondi che gli leccavo I peli inizio` a piacermi elofeci per altri due minuti circa. Poi mi rificco` la sua lunga lingua in gola per altri due minuti Finito il bacio me ne scappai. Mia moglie era sveglia e sfoggiava calze e reggicalze nere pensando di eccitarmi. La baciai per dimostrare a me stesso che non ero culo, il fatto di aver baciato un uomo e che mi fosse piaciuto mi aveva sconvolto. La delusione fu enorme, la sua linguetta era li che si aspettava che io facessi tutto, si muoveva piano, non era quella inferocita di Filippo che mi aveva distrutto la gola , quando scesi a toccarle le tette mi resi conto che cercavo i muscoli di Filippo, non due cose molli, insomma mia moglie mi faceva schifo e pensavo solo a lui. Inoltre la sua pelle era liscia mentre io volevo affondare la mia lingua in un mare di peli. Le dissi di andare a dormire e mentre era in bagno a lavarsi i denti io presi un paio di suoi collant velatissimi grigi dal cesto della roba da lavare. Quindi entrai io in bagno e li indossai. La sensazione fu tremenda, le mie gambe lisce facevano un figurone e il rumore del nylon quando accavallavo le gambe mi eccito` tantissimo. A portata di mano avevo una bionda da sballo con due supertettone, in calze e reggicalze ma io ero in bagno indossando un paio dei suoi collants e immaginando di avere li con me Filippo da toccare. Quel cazzo enorme mi faceva battere il cuore a mille, líidea di essere trapassato da qulla barra di carne mi eccitava. Ovviamente avrei voluto che Filippo mi vedesse vestito cosi`, temevo pero` che dopo la mia reazione lui non si facesse piu` vedere. Cosi fu per due settimane. Io non avevo il coraggio di chiamarlo. Poi un giorno mi telefonoí e mi disse che aveva bisogno della mia lingua nella sua bocca e sul suo cazzo e che per due settimane si era masturbato piu` volte al giorno pensando al mio culo inguainato in collants velatissimi. Mi chiese se volevo spendere il week-end con lui al mare. Dissi a mia moglie che avevo bisogno di pensare alla nostra relazione e che volevo andarmene via per un paio di giorni. Il giorno destinato feci lezione come al solito, poi mi chiusi in bagno dove indossai dei collants velatissimi bianchi comprati da me, quindi nuovisimi. Quando Filippo mi passo` a prendere finita la scuola, capii che sarei stato suo, era infatti bellissimo anche vestito in giacca e cravatta. Inutile dire cosa facemmo nel week end. Appena entrati in casa, ci spogliammo eccitatissimi e io lo sorpresi perche sotto i jeans indossavo i collants velatissimi bianchi, come una verginella la prima notte di matrimonio. Il suo cazzo era spaventoso, 30 cm, avevo paura ma lui molto dolcemente mi fece aprire la bocca e allíinizio solo lambire la mostruosa cappella, cosi` per prendere confidenza con il suo odore. Poi io spontaneamente iniziai ad andare giu` con la gola, ma mi veniva da vomitare dato líenorme bastone che cercavo di ingoiare. Con molta pazienza insistette finche` fu tutto in gola, con il mio nasino gli ravanavo fra i peli. Quando venne mi sembro` di soffocare, per i litri di sborra bianca che deglutii, ma era buonissima e io ero molto assetato. Una toccatina con i miei piedi inguainati nei velatissimi collants gli fece ritornare il cazzo ancora piu` duro di prima e ricominciammo. Mi fece girare, mi mise a 4 zampe, mi mise un pezzo di burro nel culo e inizio` a penetrare con quei 30 cm di cazzo, con forza ruppe i collants e il mio sfintere. Urlai dal dolore per almeno 3 minuti, poi iniziai a urlare dal piacere. Ando` fuori e dentro il mio culetto per 55 minuti prima di inondarmi gli intestini. Poi mi fece indossare dei collant a rete e mi fece mettere le mie gambe sulle sue spalle e mi scopo` in questa posizione per almeno 30 minuti. Volli la sua sborra in bocca, goccia per goccia. Passammo la notte a scopare in diverse posizioni, il mio cazzo era sempre duro, ero eccitato dalla forza con cui Filippo mi sbatteva, mi sentivo una troia nelle sue mani. Al ritorno dal week end, mi ero schiarito le ideee, mia moglie in autoreggenti mi accolse, la vista del suo corpo molliccio mi faceva rabbrividire, non mi sapevo spiegare come avevo fatto a sposarla. Avviai le pratiche di divorzio, e andai a vivere con Filippo, lasciai la scuola e adesso faccio la casalinga tutta agghindata per il mio toro che alla sera torna a casa e mi sbatte per 4 ore. Usiamo un collant a sera ma ne vale la pena!!! La cosa divertente e` che comportandomi da donna ho imparato alcune astuzie che il gentil sesso usa con i maschi.Ho infatti imparato che se voglio qualcosa da lui lo devo chiamare il mio toro e magari indossare un collant velatissimo grigio. Se poi indosso delle scarpe con il tacco a spillo che lasciano uscire solo líalluce del mio piede velato del nylon grigio, Filippo va fuori di testa iniziando a succhiarmi líalluce finche non mi toglie le scarpe e mi scopa. Ho ormai imparato come prenderlo e se voglio qualcosa so come ottenerla anche se e` proprio il contrario di cio` che vuole lui. Per esempio, in vacanza Filippo voleva andare in Grecia mentre io volevo andare in Sardegna. Alle sera torno` a casa dicendo che il mattino dopo sarebbe andato in agenzia per prendere i biglietti per la Grecia, ma durante la notte la vista del mio culetto inguainato in collants grigi, delle scarpe con il tacco a spillo con líalluce in vista e di me a 4 zampe che gli dicevoî dai toro , spaccami il culo, fammi sentire la tua troiaî lo eccitarono incredibilmente. Mi sbatte` per due ore con forza incredibile. Líingoio che gli feci, fece il resto . La mattina prima che uscisse, ero truccatissimo e in reggicalze nero e calze viola, un accostamento molto forte ed eccitante e gli feci un pompino sullíuscio. Che cosa ebbi come regalo? Ma i biglietti per la Sardegna, ovviamente!