Gay Erotic Stories

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Chi l'avrebbe Detto?

by Verlaine48


Stavo attraversando un periodo molto difficile, non riuscivo a trovare un pô di tranquillità per via di certe situazioni in famiglia che mi preoccupavano parecchio e per le quali sapevo che in quel momento non avrei potuto fare nulla, poichê non dipendeva da me e tuttavia io ero la vittima. Con questo stato d'animo mi aggiravo per la città perso nei miei pensieri ed angosciato dalle preoccupazioni.Questa situazione mi destabilizzava cosî tanto che non riuscivo a dedicarmi con la necessaria tranquillità alla mia attività erotico-sessuale.Sentivo come una necessità di punirmi degradandomi e, nello stesso tempo, avevo la necessità di affogare nel nulla la mia disperazione.Non mi sfuggî, tuttavia, che stavo passando davanti ad un cinema a luci rosse; diedi uno sguardo ai cartelloni che pubblicizzavano il film in programmazione: niente di eccezionale, i soliti convenzionali titoli roboanti che già avevo notato altre volte ai quali poi seguiva un film deludente.

Come attratto da una forza inspiegabile e come un automa, entrai e pagai alla cassa. Entrai velocemente nella sala immersa in un buio assoluto ed avvolgente ed un silenzio rotto solo da sospiri e sussurri indecifrabili.Guardai meglio nell'oscurità rotta solo dai lampi che la pellicola lanciava sullo schermo e scelsi di andare nella parte superiore della grandissima tribuna. Pensai che moltissimi anni prima, in quel cinema,andavo a vedere film di cow-boy e mai , allora, avrei pensato di ritornarci alla mià età (avevo 37 anni)per respirare ed odorare sesso. Infatti , subito fu forte l'odore di umanità e di sesso che avvertii inoltrandomi salendo le scale. Scelsi un posto un pô defilato nell'ultima fila , vicino alla parete estrema; volevo isolarmi.Appena seduto diedi uno sguardo in giro e , seppur con il buio quasi totale, notai un discreto movimento di persone. Piû che altro era la frenetica attività di non moltissime persone che consisteva nell'alzarsi e sedersi nel posto davanti, per poi rialzarsi e scegliere un'altra sistemazione.

Ma questo era funzionale, realizzai subito, alla preparazione di approcci che erano intensi. Cosî vidi tre maschi addossati al muro dietro di me: uno stava nel mezzo, pantaloni e slip abbassati, quello dietro aveva la mano in mezzo al suo culo e quello davanti sul cazzo. Niente male, pensai dimenticando d'un colpo i miei pensieri.Davanti a me,sotto due file piû giû, due erano seduti uno accanto all'altro ed uno dei due era chino sil ventre del suo vicino.Piû in generale un andirivieni dai bagni alla tribuna e viceversa di uno, due, tre, cinque, dieci persone.Mi accorsi che non avevo ancora guardato uno spezzone di film ma mi sentivo in ansia come se mi dovesse accadere qualcosa. Con la coda dell'occhio , lateralmente, vidi che uno dei tre che si davano da fare alle mie spalle si era allontanato e indugiava vicino alla mia poltrona.

Mi resi conto che nel sedermi avevo lasciato un posto, il primo della fila,libero alla mia sinistra. Il tempo di intuire che quello aveva adocchiata quella prospettiva e me lo trovai accanto seduto. Ero inquieto ma stranamente eccitato. Non feci nulla come reazione e attesi di vedere quello che succedeva.Neanche due minuti, in cui lo sentivo ansimare e guardare obliquamente verso di me che mi si avvicinô all'orecchio e bisbigliô: " vuoi che resti?" Mi voltai appena, guardandolo per un attimo, quindi mi rigirai, senza rispondere.Stette fermo e lo sentii respirare piû forte. Quindi riprese: "uno dei due mi ha appena inculato; ho il suo sperma dentro di me e non ho fatto a tempo di sborrare nella bocca dell'altro che mi stava succhiando; ho visto te seduto e vorrei stare con te mentre ancora sono eccitato". Le tempie mi stavano martellando, quelle parole dette cosî , in un ambiente cosî avvolto nel buio e nei suoi odori sessuali diffusissimi, il forte lezzo di urina primeggiava,mi avevano eccitato profondamente. Non risposi anche stavolta. Indugiô per alcuni momenti quindi mi sussurrô: "andiamo nei bagni,ti faccio finire il lavoro che aveva iniziato quello di prima". Ero basito, quasi sconvolto: volevo alzarmi ed andarmene ma ero come se fossi stato legato a quella poltrona, mi sembrava di pesare mille chili. Rimasi immobile. Lui non si perse d'animo e allungô la mano verso la mia patta. Gliela levai con un gesto deciso.Ritentô dopo un poco e non potei fare a meno di sibilargli: " se mi tocchi ancora un pô finirà che sborro subito". Riflettê brevemente e quindi rapidamente mi afferrô la mano e ancora piû delicatamente con una "leggera forzatura" se l'appoggio sulla sua patta che notai essere ancora aperta dal recente approccio.Non feci nulla per ritirarla ma stetti fermo senza fare alcun movimento. Lui si fece piû intraprendente, mi scostô la mano lasciandola sulla mia coscia , quindi lo vidi con facilità tirare fuori il cazzo.

Riprese la mia mano e la riportô come prima. Stavolta la sensazione di quella carne che stavo toccando fu netta. Ansimavo. Lui se ne accorse e mi invitô a muovera la mano. Non lo feci.Proseguî nell'invito dicendomi che era sicuro che mi piaceva e che forse anche qualcosa di piû.Non risposi. Lui ruppe gli indugi e guidô la mia mano su quel cazzo durissimo e che avvertivo anche di notevoli dimensioni. Quindi mosse la mia mano inerte lungo quell'asta e cominciô a farsi masturbare.Ma voleva di piû; voleva la mia partecipazione ma non sapeva come ottenerla.Mi invitô ancora ad andare nei bagni ed io stavolta, rompendo il silenzio, gli risposi che non avevo voglia per via delle persone che vi si recavano. Lui cercô di tranquillizzarmi dicendomi che tanto tutti li dentro erano nella stessa barca e che non c'era niente di male. Io deciso dissi di no. Poi , forse per farmi perdonare ma piû onestamente perchê avevo piacere a onorare quell'enorme carne che avevo tra le dita, cominciai ad essere piû volenteroso ed iniziai a masturbarlo senza il suo aiuto.L'asta scorreva veloce tra le mie dita e lui fu rinfrancato da questo primo successo.Si fece piû ardito e mi disse senza giri di parole che voleva che lo prendessi in bocca. Io , atterrito, mi limitai a dirgli ingenuamente: "perchê non ti basta quello che sto facendo?"

Cercô di baciarmi per tutta risposta e replicô, quando io mi scansai da quel tentativo: "No sono sicuro che vorrai fare di piû e penso che vorrai prendermelo in bocca". Maturalmente non mi azzardai a rispondere, capii che ogni mia risposta negativa, a lui suonava come un pezzo di cedimento della mia volontà.Si godette la lunga e, devo ammetterlo, volenterosa masturbazione che gli stavo rendendo, ansimando come se fosse sul punto di godere. Ero in ansia per questo, non sapevo come comportarmi quando lui avesse sborrato: sicuramente mi avrebbe inondato la mano!Perciô ad ogni piû profondo sospiro ero sicuro che mi sarebbe giunto un fiotto di sperma.Si chinô ancora verso di me e mi sussurrô con voce calda: "sono vicino a venire, prendimelo in bocca, ti prego, ti piacerà e piacerà di piû anche a me", quindi, senza alcun timore accompagnô queste parole mettendomi la mani dietro la nuca e con una lieve forzatura mi piegô verso il suo ventre. Stette fermo con la mano che mi teneva in quella posizione senza poter sfuggire a quella imposizione e subito mi invitô ad aprire la bocca.Sentii, forte, l'odore di sesso al contatto della mia faccia con il suo cazzo.

Mi inebriai, le narici erano piene di quel forte odore. Lo volevo ma non feci nulla per aprire la bocca.Lui non lasciô la presa, sapeva che ero sul punto di cedere e mi incitô con parole ardite e suadenti: "dai, ora, prendilo, apri bene la bocca, ti voglio, vedrai che bello sia per me che per te, leccalo prima e poi succhialo, fammi sentire la tua lingua calda sulla cappella, poi ti regalerô la mia sborra, te la darô tutta in bocca, sai? ê tanta, ê da stamattina che sono eccitato, sono andato con 4 uomini e li ho fatti tutti godere con la bocca e col culo e nel mentre mi eccitavo perchê volevo trovare qualcuno con cui godere ed ho scelto te; lo so che per te ê la prima volta, l'ho capito ed ê proprio per questo che voglio che tu lo faccia adesso con me, dai mi basta poco per venire ed ho una grande quantità di sperma che ê pronto".Finito di dire ciô, premette definitivamente sulla mia nuca e mi ritrovai quel cazzo dentro la mia bocca.Esultô e continuô a lodarmi: " bravo, hai visto che ce l'hai fatta? ora comincia a leccare e succhiare, bagnalo bene, succhia il liquido che esce prima di sborrare, ce nê tanto, ê buono".

Infatti proprio quello stavo facendo e devo dire che aveva un sapore buono, leggermente salato, ed era anche fluido e tanto; lo snetivo sulla lingua e finalmente diventai intraprendente, ormai i giochi erano fatti, non potevo piû tornare indietro. Cominciai a muovermi attorno quella enorme quantità di carne che aveva occupato tutta la mia bocca, lo feci anche per evitare che lui spingesse sempre piû forte ed arrivare in profondità; lo leccai, lo succhiai, ogni tanto me lo facevo scivolare dalla bocca ed allora erano le mie labbra a lavorare per leccare ed aspirare.Lui cominciô a gemere, ora la sua pressione era piû urgente sulla mia nuca, ancorchê inutile: non sarei assolutamente scappato! Si alzô, sorprendendomi: si mise di fronte a me in piedi senza sfilarsi dalla mia bocca, mi afferrô la testa tenendomela ben salda tra le sue mani, cominciô a a scoparmi la bocca, adesso era lui che scopava me e non io che succhiavo lui.

Capii che voleva esplodere dentro di me e mi arresi. Il cazzo, data la nuova posizione, ora arrivava fino alla gola e dipedeva da lui , ormai, il tempo in cui avrebbe goduto. Cominciô a parlare, sempre piû frenetico, abbandonô le parole dolci e suadenti e mi gridava, quasi: Bravo, sei un vero succhiacazzi, finalmente ti sei convinto che lo volevi, facevi il santarellino ed invece sei un porco succhiacazzi; anche bravo e volenteroso; scommetto che se chiamo due o tre di quelli che ci stanno guardando li succhierai tutti dopo di me".Avvampai, tremai a quella minaccia.Continuava a fottermi la bocca, ormai aveva percorso tutta la lunghezza di essa, piû volte esagerô ad introdursi e quasi mi soffocô; resistetti per non avere conati di vomito. Continuava: "apri bene quella bocca e stai attento ai denti, perchê sto per sborrare".

Ebbi la sensazione di avere altre presenze, sensazione perchê avevo gli occhi chiusi. Infatti, aveva chiamato altri due uomini che si erano velocemente fatti sotto: ne avevo uno per lato e lui di fronte.Mi fotteva e si vantava con loro: " mi ha fatto penare, non ne voleva sapere, faceva il difficile...ed ora lo riempio di sperma, cosî avrà il suo battesimo! Poi voglio che anche voi due gli veniate in bocca, cosî sarà indimenticabile per lui; ed ora a noi due, succhiacazzi, preparati perchê....sto venendo, ancora poco, senti come ti fotto la bocca? adesso te la riempio bene...ah ecco...ecco..." Le tempie mi pulsavano, il battito del cuore era a mille, aspettavo il momento fatidico in cui avrei avuto lo sperma di un uomo dentro la mia bocca, sulla mia lingua; lo sentivo ormai prossimo e...ah! uno schizzo violento mi colpî il fondo della gola e subito altri due o tre, sempre piû violenti, quindi una sensazione di riempimento, il liquido ora fluiva lentamente ma copioso e mi riempiva ogni angolo della cavità orale, scendeva fino alla gola e saliva alle narici. In un attimo che si ritrasse potei anche gustarlo e ne ebbi una buonissima sensazione, il gusto mi piacque. Torno subito dentro e depositô ancora molto liquido seminale che si sommô a quello precedente.Non sapevo che fare quando lui si sfilô dalla mia bocca che io tenni serrata e denotava che lo sperma era tutto lî, nella bocca e nella lingua che faceva da miscelatore.

Mi guardô e vedendomi con il suo sperma ancora che ingombrava la bocca mi disse spavaldo: "ora inghiotti tutto, ci sono loro che devono usare la tua bocca e non voglio che la mia sborra si confonda con la loro". Mi sentivo umiliato, avrei voluto sprofondare ma gli altri due erano pronti con il cazzo in mano a prenotarsi. Non sapevo come fare, mille interrogativi, improvvisamente, nella mia testa: " e come faccio a berlo? e chi ê lui? e mi farà male, sarà pericoloso?" Non potei riflettere piû oltre , lui mi intimô di deglutire e riaprendo gli occhi ma anche la gola feci scivolare dentro tutto quel materiale; impiegai qualche decina di secondi per mandare tutto giû ed alla fine spalancai la bocca.

Ora sentivo fortissimo il sapore e l'odore dello sperma che avevo ingoiato, pensai che mi sarebbe rimasto per tutta la giornata appena aperta la bocca per parlare.Mi guardai attorno, vidi i due che attendevano il loro turno: uno era giovanissimo, non piû di 20 anni, aveva un cazzo non molto grande ma abbastanza grosso e con una curvatura che non avrei mai immaginato verso l'alto; l'altro era decisamente un anziano, direi fra i 65 ed i 70 ed aveva un cazzo mostruoso, dritto, lungo, penso almeno 22 cm e grosso anche. Il mio "benefattore" ora si improvvisô regista e mi disse di giocare con tutti e due. Io non potei che eseguire, quei due erano troppo eccitati per accettare un mio rifiuto. Ormai volevo mettere fine a quella mia esperienza, decisi di fare bene le cose e cominciai ad alternare i miei due nuovi fruitori nella mia bocca.

Mi piaceva di piû quello dell'anziano e lo tenni piû a lungo in bocca ma nella mia mente decisi che l'avrei fatto godere per ultimo. Mi concentrai sul ragazzo e lo portai a sborrare in meno di 2 minuti,mi riempî anche lui con schizzi violenti e con grande quantità di sperma che naturalmente deglutii.Poi tornai all'anziano e giocai a lungo col suo enorme cazzo , lui era abile a lasciarmi l'iniziativa ed a riprendersela.Lo leccai lungo tutta l'asta, abbassandomi per poter raggiungere la cima attaccata a dei testicoli enormi e penzolanti.Aveva la necessità di prendermi anche lui per la nuca e cominciô a fottermi violentemente, piû forte del primo; mi squarciava la bocca, ormai dolorante ed abusata, piena di umori e di succhi, mi prese per le orecchie per avere piû presa , cominciô a rantolare, si inarcô, tremô ed alla fine venne senza violenza, quasi mi depositô la sborra come se mi avesse versato un cucchiaio di sciroppo e non era per niente tanto.Volle perô essere ripulito e dovetti leccarlo a fondo prima che mi dicesse : "basta, basta altrimenti mi fa male e ti vengo ancora!".

Mi lasciarono tutti e tre insieme scambiandosi reciprocamente parole che riguardavano me. Ne percepii alcune: "lo sapevo che era voglioso e che avrebbe fatto tutto quello che volevo io, l'avevo capito appena si era seduto..." ed il vecchio: " mi ha succhiato anche l'anima, era da tempo che non sborravo cosî...se era la sua prima volta, penso che diventerà un succhiacazzi di fama fra poco tempo!"...il giovane , zitto. Ma prima di allontanarsi mi disse: "vieni domani, se sei vergine di culo voglio essere io a sverginarti..."

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Stavo attraversando un periodo molto difficile, non riuscivo a trovare un pô di tranquillità per via di certe situazioni in famiglia che mi preoccupavano parecchio e per le quali sapevo che in quel momento non avrei potuto fare nulla, poichê non dipendeva da me e tuttavia io ero la vittima. Con questo stato d'animo mi aggiravo per la città perso nei miei pensieri ed angosciato dalle

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Web-01: vampire_2.0.3.07
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