Gay Erotic Stories

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Notte di Follia

by Onmskin


Stavo aspettando di farlo da una vita: andare in un locale gay, una di quelle discoteche dove ti passano accanto i ragazzi e te li puoi guardare, dove chiunque ti piaccia sai, che, a condizione che tu gli piaccia, ci sta, anzi forse non vede l'ora di metterti le mani addosso. Io però avevo in particolare, il desiderio di conoscere un uomo, non più un ragazzino. Nei miei sogni erotici c'è sempre la figura di un uomo, sui 40, alto, bello, con un viso scuro di carnagione ed il corpo muscoloso. Una bella bocca e uno sguardo che mi desidera, perché niente mi eccita di più di due occhi che mi vogliono... Quella sera sono entrato con quelle aspettative, ma presto rimasi deluso; per tutta la serata non avevano fatto altro che sfilarmi davanti ragazzini della mia età, più o meno carucci, d'accordo, ma li avevo cautamente evitati, non mi attirava l'idea di stare con uno di loro. Era quasi arrivata l'ora di andarcene e mi ero già messo l'animo in pace, quando Francesco, l'amico che mi aveva accompagnato, mi presentò un gruppo di gente coi quali stava parlando. Distratto diedi la mano a tutti, senza nemmeno guardarli negli occhi, finchè una stretta potente, decisa, mi fece alzare lo sguardo. Ragazzi: avevo davanti un bono da morire! Alto 1.90, due pettorali che gli tiravano la camicia bianca e un paio di cosce invitanti sotto dei jeans blu scuro. Capelli neri, un po' brizzolati, occhi neri e una bocca splendida; mascelle pronunciate ed uno sguardo che mi continuava a fissare, quasi lasciandomi in imbarazzo. Tutti si accorsero delle fiamme che ci scambiammo nel giro di quei 5 secondi di presentazione: mi chiese subito da dove venivo e come mai portavo i capelli così corti. Senza accorgercene ci ritrovammo senza la compagnia del resto del gruppo e lui mi chiese di accompagnarlo a prendere una cosa in macchina. Non sapevo cosa fare, eravamo sul punto di tornare a casa e non mi sembrava il caso di lasciare francesco come un povero scemo ad aspettarmi. Ma la sua mano sulla mia spalla che mi tirava verso di lui per seguirlo, mi fece passare ogni esitazione. Arrivati alla macchina, entrò al posto del guidatore e cominciò a rovistare tra i cd, poi si girò verso di me e disse: "vuoi sentire un cd che ho appena preso? sto tormentando tutti con questa canzone, ora devi ascoltarla pure tu!" Allora entrai, nell'imbarazzo più totale. La musica partì ma non riuscivo a sentire molto. "le casse dal tuo lato sono rotte,se vuoi ascoltarle meglio devi spostarti qui,dal lato del guidatore." mi disse con sguardo furbo. Decisi di stare al gioco e senza esitare troppo mi sedetti sulle sue ginocchia, con la testa piegata indietro sulla sua spalla, per non toccare il tettuccio. "scusa la posizione" dissi ormai impersonificando al meglio la troietta che divento se sono arrapato "ma se non mi metto così non ci sto". Senza troppo imbarazzo lui rispose che non apettava altro e cominciò ad accarezzarmi le gambe. Con un dito percorreva il bordo della cintura dei pantaloni, finchè decise di passare una mano dietro e stuzzicarmi la schiena; io cominciai a gemere e a strusciare il sederino sul suo pacco, non vedevo l'ora che infilasse le mani nelle mutande e mi stuzzicasse il buchetto. Volsi la testa verso il suo viso e cominciai a mordicchiargli le guance, finchè non si volto per baciarmi. In una sola mossa fece scivolare la lingua nella mia bocca e un dito tra le mia chiappe, incastandosi la mano all'interno dei miei pantaloni. Stavo già scoppiando di piacere! Mi voltai verso di lui con tutto il corpo, a cavalcioni sulle sue gambe, le braccia intorno al suo collo e la bocca sulla sua. Lui mi afferrò il sedere e comincio a massaggiarlo mentre il respiro gli si faceva più veloce ed affannato: la saliva ci bagnava tutto il viso ormai e sentivo un cazzo enorme sotto le mie palle, che non vedeva l'ora di uscire. "portami a casa tua" gli dissi "voglio scopare con te tutta la notte!". Allora mi scansai e mi misi a sedere al mio posto, lui accese la macchina e non disse nemmeno una parola, mi guardò con aria da affamato, imbambolato. Appena entrammo in tangenziale cominciai a fissarlo, mentre mettevo un dito in bocca, come faccio sempre quando sono agitato. Lui si voltò verso di me e mi disse: "ma come sei bello...quanto anni hai?"-"22" risposi io con aria sempre più finto-ingenua- "e lo sai vero che io ne ho molti più di te? La cosa ti eccita scommetto!" Non gli risposi nemmeno e mi fiondai con il viso sul suo uccello...I jeans lo castigavano in un pacco poco definito, decisi di vedere quanto poteva essere grosso. "piano!piano!" mi disse lui, ma io ormai non c'ero già più con la testa:con le mani e i denti gli aprii i pantaloni, mentre continuava a guidare. Neanche mi diedi del tempo per guardarlo, appena intravidi la cappella me la ficcai in bocca e cominciai a ciucciare...cercavo di essere tenero, ma allo stesso tempo mi muovevo come meglio potevo per farlo eccitare. Col busto poggiato sulle sue gambe, alzavo il sedere in su e lo strusciavo contro il cruscotto...Non riusciva nemmeno più a spingere i pedali..."dai cazzo, mi fai venire subito...guarda che tra due minuti arriviamo". Rialzai lo sguardo verso l'alto, mi asciugai la bocca, ma un filo di saliva, mentre mi scostavo, partiva dalla cappella turgida di quell'uomo e finiva nella mia bocca. Mi prese per il collo e mi baciò con foga, per 5 secondi...Un minuto dopo eravamo nel cortile di casa sua. Col cazzo che gli spuntava fuori dai pantaloni e la camicia tutta in disordine, tirò il freno a mano scesa dalla macchina e mi venne a prendere dall'altro lato. In braccio a lui, con le gambe avvinghiate alla sua vita, mi feci portare in casa. Mi immaginavo come avrebbe potuto essere la scena da lontano. Io, capelli rasati a zero, faccia d'angelo, fisico muscoloso, vestito con dei jeans a vita bassa e una magliettina stretta, avvinghiato a quest'uomo enorme, col cazzo di fuori e la lingua sul mio viso che mi bagnava di piacere. Due figure nel buio di un cortile, che se avessero potuto avrebbero scopato in mezzo al prato, sulla terra dura. Entrammo in casa e mi ritrovai sul divano, schiacciato da lui che ormai s'era intrufolato tra le mie cosce e spingeva come un forsennato. "ti voglio scopare, cazzo, voglio farti godere come meriti...dammi la lingua, maiale, fatti mettere un ditino, vediamo come reagisci...". Io, che in queste cose sono sempre molto "lanciato", gli risposi: "un dito, mettine due...ti prego...e fammi assaggiare di nuovo quel cazzone prime di infilzarmi..." Non se lo fece ripetere, in due secondi si tolse tutti i vestiti e mi spogliò, poi mi ficcò il cazzo in bocca: io stavo disteso a pancia in su, lui si sdraiò sopra di me, al rovescio, mi afferrò per il culo e mi sollevo il bacino fino a che non ci ritrovammo io col suo cazzo in gola e lui con la lingua che torturava il mio buchetto, con la testa schiacciata dalla mie cosce. mi spingeva il cazzo in gola e io non riuscivo a respirare! POi mi fece girare e con un colpo mi ritrovai con la sua cappella che mi premeva tra le chiappe "ti spacco il culo ragazzino, ti faccio godere come un maiale" - io ormai ero in estasi e dissi: "picchiami mentre mi scopi e fammelo sentire tutto, capito? Non scopare come i ragazzini che ti saltano addosso e sembrano conigli da quanto vanno veloci dentro e fuori nelle mie chiappe". Da quel momento non parlammo più: lui affondava dei colpi lenti ma inesorabili, sbattendomi il culetto con le sue mani. Mi leccava la testa rasata e mi stringeva i pettorali e intanto colpiva, costante...Avrei voluto che non finisse più...avevo il culo largo come mai mi era successo, prendere quell'uccello era una favola...Mi sborrò addosso, sul sedere e sulle gambe...poi mi accarezzò tenendomi un dito nel sedere e io in due minuti di sega sborrai sulle mie gambe, dato che ormai era accovacciato in ginocchio. Ci addormentammo sul divano, con l'odore di sperma e sesso...Quella notte lo facemmo altre tre volte, una interrotta da francesco che voleva sapere cosa doveva fare, che non mi vedeva più...Aspettai il mattino con lui e poi mi feci riaccompagnare a casa: non ci siamo nemmno scambiati i numeri, forse è meglio così...ma se esiste davvero un altro uomo come lui...beh, vorrei che mi scrivesse:onmyskin@hotmail.com . Chissà, anche se non possiamo vederci di persona magari possiamo scmabiarci delle foto...

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Stavo aspettando di farlo da una vita: andare in un locale gay, una di quelle discoteche dove ti passano accanto i ragazzi e te li puoi guardare, dove chiunque ti piaccia sai, che, a condizione che tu gli piaccia, ci sta, anzi forse non vede l'ora di metterti le mani addosso. Io però avevo in particolare, il desiderio di conoscere un uomo, non più un ragazzino. Nei miei sogni erotici

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Web-02: vampire_2.0.3.07
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