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Di primavera

by Freedog


-Sono io; resto a pranzo da Fabio e poi studiamo insieme; sì, non ti preoccupare, torno per cena. Ciao, ciao. Uffa!- Dico al telefono appena uscito di scuola a mia madre. Fabio è il mio compagno di banco dalla 1° liceo, 3 anni fa, e quando ha casa libera, come oggi, vado da lui, ci facciamo un panino e ci spariamo una mega dose di porno con seghe: io adoro il suo 16 cm. e lui si mangia con gli occhi il mio 16.7 (una sera ce li siamo misurati col mio righello; quante volte me lo sono leccato da allora!). Finora però non ci siamo mai sfiorati, da bravi finti etero! Oggi non si poteva stare al chiuso con questo sole tipeido, così, dopo aver mangiato andiamo sul prato fuori la veranda a prendere un po' di sole. Io mi stendo in shirt di cotone e jeans attillati bianchi, lui in canotta semi trasaparente (vedevo benissimo il contorno dei suoi capezzoli, il suo torace splendido e glabro, il ventre piatto) e calzoncini. Dopo un po' che eravamo stesi al sole, inizia a stuzzicarmi con un filo d'erba passandomelo sugli occhi, tra le labbra, sul collo, sulle braccia, sulle dita, sulle gambe; poi risale per i jeans fino alla patta. Ho la salivazione azzerata e un'erezione feroce, ma per nascondere che questo gioco mi eccita, gli salto addosso e cominciamo a rotolarci sul prato; mentre ci rotoliamo, mi accorgo che anche lui ce l'ha bello duro. Quando ci fermiamo scoppiamo a ridere e, dopo un po', mi accorgo che i miei bianchissimi e costosissimi jeans sono macchiati d'erba! Orrore, panico, SOS! Che fare? Fabio propone:- rientriamo, te li togli e li teniamo in candeggina per un po', tanto di sicuro non si scoloreranno!- -Beh, sì, mi pare l'unica cosa da fare- rispondo; così torniamo in casa e lascio i miei amati calzoni in candeggio, restando coi miei mini slip, che tutto fanno tranne nascondere la mia erezione. Fabio me lo fissa e dice: -ammazza quanto ce l'hai duro! A chi pensi per eccitarti così?- -A te!- rispondo d'istinto. Oddio, che ho fatto! Adesso mi prenderà in giro a vita, mi sputtanerà con tutti gli amici: il mio segreto di anni, che non avrei dovuto dire a nessuno neanche sotto tortura, distrutto! Voglio sprofondare!! Ma che fa? Sorride? Me lo prende in mano? -Sai che è bello, duro, mi piace, hmmm...- Lo sta leccando? Se l'è preso in bocca? No, è troppo bello, sto sognando, sto... venendo?!? Sbagliato! SONO venuto, e lui sta ingoiando il mio sperma e continua a leccarmi via dalla cappella le ultime gocce rimaste. Ma perchè ho sborrato così presto? Imbecille, sono un imbecille! Fabio, finito di pulirmi l'uccello, si alza e mette la mia mano sulla sua patta: -anche io sto pensando a te; e allora?- In mezzo secondo glielo tiro fuori sorridendo come un ebete e comincio a smanettarglielo, mentre con l'altra manno gli accarezzo il torace e i capezzoli e lo bacio sulla bocca per la prima volta (quante volte avevo sognato questo momento!). Ci spostiamo in camera sua, lo spoglio, comincio a leccargli il collo, i capezzoli, il torace, l'ombellico, la peluria pubica bionda come lui (e poi non vi ho parlato dei suoi magnetici occhi scuri, che fanno squagliare le ragazze di mezza scuola e me) e lecco la punta del suo meraviglioso uccello. Fabio mugola, con una mano spinge la mia testa giù per il suo bellissimo cazzo e io comincio un fantastico su e giù per l'oggetto dei miei desideri; poi passo a leccargli le palle, toste e sode, mentre l'uccello mi sta tornando in tiro. Fabio se ne accorge, si sposta e cominciamo un 69 da favola che speravo non finisse mai. Io ormai non mi controllo più, lo voglio in culo e gli chiedo se gli va. -Sicuro! Poi però mi ricambi il piacere!- mi risponde. Così inizio lentamente a mettermi seduto sopra i suoi 16 cm. All'inizio mi fa un male cane, anche lui è teso, continua a dire -scusa, faccio piano- mentre io continuo a gridare (meno male che non c'è nessuno!), poi me lo sento sempre più dentro e mi piace da matti, penso che in questo momento sono il 17enne più felice dell'universo. Intanto Fabio ha preso in mano la mia asta sempre più rigida e ci gioca, io continuo a farlo entrare fino a che non sento che le sue palle stanno furiosamente sbattendo sul mio culo, ormai completamente sfondato. Dopo 5 minuti, anche lui comincia a mugolare, ha il respiro affannato, mi smanetta il cazzo sempre più furiosamente, diventa rosso... mi scarica un lunghissimo carico di sborra nel culo mentre io non resisto più, vengo sulla sua mano e gli schizzo le guance e il torace. Resto così, col suo cazzo ancora mezzo duro tra le chiappe, per un tempo che mi sembra eterno e che vorrei non fosse finito mai, poi inizio a leccargli la mia sborrata e a pulirgli i coglioni dalla sua, mentre lui mi spalma sulla schiena quello che mi era rimasto tra le chiappe quando era venuto. Finita l'operazione, mi sdraio vicino a lui, ci fissiamo ridendo, lo bacio e con le mani continuiamo a torturarci i capezzoli e a stuzzicarci i cazzi ormai stanchi finchè non gli dico: -che vuol dire che ti devo ricambiare il piacere?- Fabio ride, si alza, si sistema i capelli a caschetto, tira fuori una cassetta gay e dice: -godiamoci il film; quando ti torna duro fermi il nastro e...-, mi prende la mano e infila 2 dita nel suo culetto sodo mentre si passa la punta della lingua tra le labbra. Ok, vediamoci 'sto film! Era una storia di ragazzi (mi pare Sperma boys o qualcosa del genere), gli attori erano proprio bòni e si facevano di tutto, così mi ci è voluto pochissimo per avercelo ancora in tiro. Appena fermo il nastro, Fabio mi guarda, lo prende in mano (-quanto mi piace!- dice) e se lo infila tutto d'un fiato in bocca, sedendosi sopra la mia faccia. Comincio a leccargli il sacro buco dei miei sogni, mentre sento il mio cazzo sempre più umido di saliva e ben lubrificato. A questo punto mi alzo e gli dico: -mettiti a pecorina, che sto per farti molto male- Il ragazzo dei miei sogni ubbidisce e io gli lecco ancora un po' il buco mentre mi masturbo con la mano, per poi infilargli i miei 16.7 cm. con una botta secca che gli fa lanciare un urlo terrificante. Quando inzia a miagolare (mi dirà poi che gli pareva di avercelo fino alle tonsille) io sbatto sempre più furiosamente e gli rovescio un'altra ondata di piacere, stavolta dentro di lui. Intanto con le mani continuavo a massacrargli i capezzoli e a giocare col suo uccello, rimasto duro quando avevo sborrato. Ancora col culo in fiamme, si gira e mi infila il suo amato spiedo in bocca. Io comincio a leccarlo, a giocarci, a girare intorno ai contorni della sua cappella con la punta della lingua, finchè non mi prende la testa tra le mani, me lo infila in gola e, dopo 5 o 6 botte secche, mi inonda la bocca con la sua deliziosa crema, che ingoio voracemente per poi stendermi sul letto, completamente sfinito. Fabio mi sorride e, con la lingua, mi pulisce le labbra dal filo di sborra che era rimasto su una guancia. In quel momento suona il telefono: -Ah, buonasera, sì, è qui, ora glielo passo!- Ebbene sì, era mia madre: -Andrea? Ma ti rendi conto che si sono fatte le 11.40 di notte? Quando prevedi di tornare a casa? Sono 5 volte che ti scaldo la cena, ormai si è bruciata e io non ti preparo più niente!- Vàlle a spiegare che oggi ho mangiato e bevuto più che a sufficienza...

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Di primavera

-Sono io; resto a pranzo da Fabio e poi studiamo insieme; sì, non ti preoccupare, torno per cena. Ciao, ciao. Uffa!- Dico al telefono appena uscito di scuola a mia madre. Fabio è il mio compagno di banco dalla 1° liceo, 3 anni fa, e quando ha casa libera, come oggi, vado da lui, ci facciamo un panino e ci spariamo una mega dose di porno con seghe: io adoro il suo 16 cm. e lui si

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