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Ahmed

by Figo


Fabrizio ha ventiquattro anni. E' un ragazzo saggio; gli amici lo cercano sempre per un consiglio o per chiedergli un'opinione. Le ragazze, all'unanimità, lo considerano un gran figo perché Fabrizio è un ragazzo già completamente uomo. Ha una voce calda, ma soprattutto modi sicuri e una sua dignità di maschio. In certi momenti però traspare il ragazzo che è stato fino a poco tempo fa. Un certo smarrimento negli occhi, un certo bisogno d'affetto sincero. Fabrizio ha nei suoi pensieri quasi sempre la figa. Gli ormoni spingono e si ritrova costantemente a dover tenere sotto controllo un'imbarazzante erezione quando una vistosa ragazza passa per strada. Ma da un po' di tempo Fabrizio occhieggia anche i ragazzi - solo quando è certo di non essere visto. I bei ragazzi gli piacciono, ma nella sua città - Treviso - è meglio non farsene accorgere. Spira un'aria d'intolleranza leghista che lo offende e lo impaurisce. Questa novità è arrivata nella sua vita dallo scorso luglio, quando - racimolando i suoi risparmi - è riuscito a farsi una vacanza in Tunisia. Era appena arrivato nella località di Hammamet e aveva preso alloggio in una specie di bungalow quando gli si era presentato un ragazzo tunisino, poco più che ventenne, offrendosi di accompagnarlo in spiaggia. Era un giorno molto caldo e il ragazzo tunisino, Ahmed, indossava un solo un paio di calzoncini attillati. Il suo corpo era abbronzato, snello, ma con una struttura già da uomo adulto. Fabrizio gli aveva guardato il culo e lo aveva trovato attraente. Ahmed parlava un po' d'italiano perché era stato due anni con la famiglia a Palermo. Ahmed era gay e questo bellissimo ragazzo trevigiano dagli occhi verdi lo arrapava da morire e gli lanciava continuamente occhiate lascive. Poi era successo che Ahmed lo avesse invitato a fare un bagno insieme. Fabrizio si era svestito ed era rimasto in boxer da bagno piuttosto larghi, come si usa in Italia in questo periodo. Aveva la pelle bianca e una leggera peluria castana sul petto e intorno all'ombelico. Ahmed si era tolto i calzoncini ed era rimasto con un liso slip da bagno di color verde chiaro, nei quali spiccava però il lungo cazzo già duro ed evidente in tutto il suo splendore. Ahmed sorrise ammiccando a Fabrizio, il quale era turbato nel momento in cui provava una leggera eccitazione. "Hai il cazzo lungo, complimenti", disse Fabrizio con voce roca. Ahmed in un istante lo tirò fuori degli slip e cominciò a massaggiarlo. Era un bel cazzo, lungo e scuro, circonciso come per tutti i mussulmani e spuntava su un ciuffo di peli nerissimi. Dal meato usciva una gocciolina chiara, prova evidente dell'eccitazione del ragazzo. "Fammi virriri chiddru to'", disse nel suo italiano incomprensibile Amhed, facendo cenno a Fabrizio. Fabrizio non capì quelle parole ma comprese che Ahmed voleva vedere il suo, di cazzo. Si abbassò il boxer fino ai piedi mettendo in evidenza un cazzo bianco con una punta rosea parzialmente scoperta. Alla base un cespuglio di pelo castano chiaro e sotto due coglioni rosa scuro molto grandi (e che erano il suo vanto). Ahmed si avvicinò al cazzo dell'italiano e lo avvolse con le sue labbra stuzzicandolo con la punta della lingua. Fabrizio era ipnotizzato e lasciava fare al ragazzo arabo, che evidentemente era un esperto nella nobile arte della fellatio. Ora succhiava con più forza, mentre con una mano accarezzava le palle del turista e ogni tanto con un dito gli titillava l'ano. Fabrizio emise un rantolo di piacere, stava per venire. Ahmed lo aveva già capito dalla produzione di liquido lubrificante da parte del bellissimo pene che stava facendo godere. E allora si fermò, tolse dalla bocca il cazzo insalivato e mormorò "in culu". Fabrizio era quasi fuori di sé. Le ragazze gli avevano sempre negato il culo, mentre questo giovane uomo glielo stava chiedendo con lo sguardo implorante. Ahmed si appoggiò ad una poltrona del bungalow disadorno offrendo a Fabrizio la visione del suo culo palpitante e delle palle e del cazzo sottostanti. Fabrizio lo inculò con forza, con un po' di maschia violenza, strappando un grido di dolore al giovane tunisino. Dopo cinque minuti di colpi determinati, Fabrizio, la faccia stravolta dal godimento emise un gemito e poi, mentre il suo latte caldo si riversava nel corpo di Ahmed, sbuffò e gemette ancora mentre il piacere si sedava. Ahmed era sopraffatto dalla goduria e con la mano provvide a dare soddisfazione anche suo lungo e famelico cazzo. Prese il glande nel suo pugno, mosse un poco la mano e il suo sperma bianco e caldo esplose in schizzi potenti, tanto più forti tanto era intensa la sua eccitazione. Fabrizio sorrise all'amico e gli sussurrò: "Ora un bagno ci vuole". Ahmed sorrise. Per commenti o richieste figo@subdimension.com

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6 Gay Erotic Stories from Figo

Aeroporti

Luca era sempre in viaggio per lavoro. Da Milano spesso doveva fare delle trasferte a Roma e ormai era abituato agli aeroporti. La sua azienda, infatti, forniva servizi informatici per la pubblica amministrazione; spesso - quindi - doveva recarsi al Ministero per parlare con i dirigenti e i funzionari e organizzare i servizi telematici. Si ricordava quando - le prime volte - era

Ahmed

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Giubileo

Alla fine del mese di luglio 2000 Rocco seppe in parrocchia che a metà agosto sarebbe partito dal suo paese in Calabria un pulmann con tutti i giovani della zona per il Giubileo dei Giovani, a Roma. Rocco finalmente aveva ceduto alle insistenze della famiglia e si era fidanzato con Lucia, che era proprio una brava ragazza, e anche carina. Certo fare sesso con lei era per lui una

Non è Peccato

Antonio era ormai in convento da più di 15 giorni ed era il più giovane di tutti i confratelli, con i suoi 18 anni appena compiuti. Aveva fatto amicizia con fratello Giovanni, suo vicino di cella. Giovanni aveva 25 anni, era alto e aveva il fisico prestante grazie alla sua precedente attività di fabbro. Era castano e aveva gli occhi dolci e una barba leggera sul volto. Antonio quel

Vittorio

Vittorio ha ventisei anni e frequenta il corso per diventare sottufficiale dell'Aeronautica. La sera deve studiare e quando ha la libera uscita si aggrappa al telefonino e parla con Sonia, la sua fidanzata. Parole tenere, ansiose di carezze, per le quali dovrà aspettare ancora una settimana. E' bello Vittorio, un fisico normale, da ragazzo appena uscito dall'adolescenza. I capelli

Vittorio ha un nuovo amore

Vittorio era ormai al terzo mese del corso per allievi sottufficiali. Era stato un dolore per lui vedere Rocco abbandonare il corso. L'addestramento era molto duro e Rocco non ce l'aveva fatta: si era arreso ed era tornato nel suo paese in provincia di Catanzaro. L'aveva guardato con gli occhi lucidi il giorno che Rocco si accingeva a lasciare la caserma. Da Milano alla Calabria

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Web-04: vampire_2.0.3.07
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