Gay Erotic Stories

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Mattinata

by Aramis


Il sole entrava attraverso le finestre ed il cinguettio degli uccelli l'aveva svegliato lentamente. Si era tirato e aveva fatto le fusa come un gatto, esausto ma felice. La notte che aveva passato con Bruno era stata la più incredibile notte di sesso che avesse avuto mai. Bruno si era addormentato vicino a lui sul piccolo letto gemello ed era stato là tutta la notte. Gabriele non avrebbe potuto sentirsi più comodo malgrado gli fossero venuti i crampi. Le loro braccia e gambe erano aggrovigliate ed i loro corpi nudi erano pigiati l'uno contro l'altro, come se avessero dormito così tutta la vita. Il viso di Bruno era a pochi centimetri dal suo, i suoi lineamenti mostravano i segni di una notte di sonno tranquillo. Gabriele aveva immaginato le sue labbra sul suo amore mentre inalava il suo profumo. Nella stanza vi era ancora l'odore del sesso dalla notte precedente. Era un profumo meraviglioso per Gabriele ed un senso di rinnovata energia lo riempiva. Una persona che l'amava era lì di fronte a lui, una persona che lui amava più di chiunque altro. Aveva accarezzato il braccio nudo di Bruno leggermente per non svegliarlo; Bruno aveva mormorato leggermente nel sonno quando aveva sentito il tocco del suo amore. Aveva sorriso, era il massimo, più nessuna pena, più nessuna paura. Era pronto a vivere il resto della sua vita con la persona aggrovigliata con lui. Si erano fatti quella promessa. L'ironia della situazione aveva provocato un sorriso a Gabriele, era, Gabriele Franchi, una persona che aveva viaggiato in dozzine di paesi ed aveva incontrato migliaia di persone di tutto il mondo, e la persona che gli aveva detto che avrebbe condiviso il resto della vita con lui era suo vicino di casa. Infatti i loro papà avevano vissuto porta a porta fino a che il padre di Gabriele era stato in servizio. Per Gabriele e Bruno, era stato amore a primo vista. L'anno di matricola di Gabriele all'università stava andando molto meglio di quanto si aspettasse. Bruno era la prima persona con cui Gabriele si fosse addormentato dopo il sesso; con gli altri pochi innamorati che aveva avuto al liceo, dopo aver finito di fare sesso si erano sempre divisi. Non poteva fare a meni di pensare a quanto era meraviglioso addormentarsi fra le braccia di qualcun altro accoccolato sempre più vicino. Ma c'erano ancora cose fare, non ultimo andare a trovare i genitori dopo il ritorno a casa dal fine settimana, e guardando l'orologio vicino al letto aveva potuto vedere che era già tardi. Muovendosi verso il compagno, aveva piantato un bacio sulla bocca del suo innamorato. "Buongiorno, Bruno," aveva detto sottovoce. Bruno si era svegliato con un gran sorriso sul viso. "Ngiorno," aveva borbottato accoccolandosi ancora più vicino a Gabriele. "Dobbiamo alzarci," aveva detto dandogli dei baci sulle guance. "Um hmm," era stata la risposta di un Bruno che sembrava sul punto di tornare ad addormentarsi. Aveva preso mentalmente nota che Bruno non era un mattiniero mentre di malavoglia si liberava dal suo confortevole abbraccio. Raggiunto il bagno che condividevano nella piccola stanza da letto, Gabriele si era accorto che Bruno era ben più sveglio di lui quando questi l'aveva afferrato alla vita. Cercava di fare pipì nel wc quando Bruno aveva deciso di abbracciarlo; baciandolo sul collo e guardandolo sopra la spalla, Bruno tranquillamente gli aveva avvolto un braccio intorno al torace e dolcemente aveva cominciato a stuzzicargli un capezzolo. Ben presto aveva sentito l'altra mano di Bruno muoversi nella fessura del suo culo con cui si era tanto divertito la sera precedente. Aveva inspirato profondamente a quella stimolazione, Bruno era tanto intimo con lui; Bruno lo amava incondizionatamente. Ogni volta che erano soli Gabriele si sentiva ricercato, non per il suo corpo o la sua mente, ma per tutto. Ogniqualvolta erano soli in una stanza (e qualche volta anche quando altri erano presenti) le loro mani invariabilmente si muovevano sul corpo dell'altro. E ogniqualvolta erano separati, i due ragazzi confessavano un insaziabile desiderio per l'altro. Girando la testa aveva strisciato le labbra contro la guancia di Bruno ed aveva sentito i peli della barba. "Hai bisogno di una rasatura," aveva mormorato spostando le sue attenzioni al lobo dell'orecchio. Bruno aveva portato le sue labbra al viso dell'amico. "Anche tu," aveva risposto. Aveva riso mentre Bruno gli leccava tutto il viso. Dopo le carezze in bagno erano entrati nel box doccia per un'ulteriore intimità. "Cosa pensi del suggerimento di Roberto di andare alla colonia nudista per la cerimonia?" aveva domandato Gabriele mentre Bruno regolava la temperatura dell'acqua. "Penso che Roberto voglia solo vederci nudi," aveva risposto Bruno ridendo insaponandogli il corpo. "Hmmm," aveva detto Bruno dando un allegro ceffone al culo di Gabriele, "non posso biasimarlo." Era arrossito un po' e aveva afferrato il culo di Bruno. Dopo un po' di giochi scatenati, i due si erano stretti di nuovo in un abbraccio ed il sapone veniva risciacquato dai loro corpi mentre si stringevano sempre più strettamente. "Quanto tempo abbiamo?" Gli occhi di Gabriele avevano fissato l'orologio. "20 minuti, mezz'ora al massimo." "Molto tempo," aveva risposto Bruno mentre cominciava ad abbassarsi; la sua bocca aveva ingoiato il cazzo di Gabriele che si era lamentato per il piacere. Mentre pistonava su e giù sul suo attrezzo, Bruno aveva cominciato a massaggiargli dolcemente le palle con una mano ed aveva mosso l'altra tra le chiappe. Gabriele aveva aperto le gambe per permettergli una migliore accessibilità. Ben presto era stato ricompensato dal dito di Bruno sul per il culo. Il ritmo della succhiata sul cazzo era accoppiata al movimento del dito che gli fotteva il culo. Gabriele aveva grugnito avvicinandosi al limite della sopportazione; sentendo l'amico avvicinarsi all'orgasmo, Bruno aveva rallentato un po' e la sua bocca era tornata su da Gabriele. Dopo essersi scambiati innumerevoli baci, Gabriele aveva reso il favore scendendo sul corpo dell'amante. Strisciando la lingua verso il basso sul torso muscoloso di Bruno, Gabriele era pieno di gioia al pensiero di poter esplorare di nuovo il corpo dell'amico; Bruno aveva un torace piuttosto peloso ed i peli gli facevano il solletico al naso mentre lo venerava oralmente, voleva familiarizzarsi intimamente con ogni centimetro del suo corpo e toccarlo in ogni maniera possibile, più e più volte. Quando era arrivato in contatto col pacco, aveva aspirato i suoi venti centimetri di cazzo e presto aveva affondato il naso nei peli pubici. L'acqua scorreva sul corpo di Bruno che aveva cominciato a spingere lentamente nella bocca dell'amico, la testa del cazzo palpitante aveva colpito ripetutamente il fondo della gola di Gabriele mentre la passione delle sue spinte aumentava il ritmo. Proprio quando era pronto ad esplodere, Bruno aveva rimosso il suo attrezzo dalla bocca dell'amico con un forte rantolo, era troppo presto per sborrare. Gabriele si era alzato e aveva preso Bruno tra le braccia. "Sai cosa voglio?" aveva domandato Bruno unendo le labbra di Gabriele alle sue. Gli occhi di Bruno sembravano di fuoco mentre guardavano ardentemente Gabriele. "Cosa?" aveva domandato Gabriele leccandogli le labbra. "Voglio che tu salga per il mio culo," aveva detto pigiando le labbra sulla sua bocca. Erano rimasti così a lungo con le lingue che ballavano l'una nella bocca dell'altro, fino a che Bruno non si era allontanato e si era girato. Curvatosi nel piccolo box doccia, si era afferrato le caviglie; Gabriele lo aveva afferrato alla vita e si era inginocchiato puntando la lingua nella fessura del culo, seppellendovi il viso e Bruno si era lamentato leggermente. Dopo essersi assicurato che il buco fosse lubrificato sufficientemente, si era alzato per cavalcarlo. Inserendo la cappella nel buco in attesa di Bruno, Gabriele aveva esercitato una buona pressione per piantare il suo attrezzo nel buco molto stretto; si era infilato ancora di più nel culo e aveva sentito una piacevole sensazione al cazzo, aveva sentito lo schiaffeggiare delle sue palle sulle chiappe e aveva capito che era inserito completamente. Bruno aveva emesso un gemito e, lasciate le caviglie, si era alzato in piedi e aveva afferrato da dietro la testa di Gabriele che gli aveva inserito la lingua in bocca. Gabriele aveva cominciato a pistonare il cazzo nel buco mentre con la lingua gli fotteva la bocca. Il ritmo gradualmente era aumentato fino a che non era stato pronto ad eruttare e proprio quando era pronto a spargere il seme, lo aveva tolto. Era ancora troppo presto. Aveva fatto girare Bruno e avevano cominciato a baciarsi appassionatamente, i due giovani strofinavano i torsi l'uno contro quello dell'altro. Bruno aveva insegnato a Gabriele questa tecnica che aveva appreso nei suoi studi di cultura indiana. Simultaneamente, e nel calore della loro passione, erano venuti l'uno sull'altro. L'acqua della doccia si era mescolata con il loro sperma caldo mentre continuavano a baciarsi. Questo era il massimo, pensava Gabriele mentre macerava la bocca dell'amico con la sua e le pulsazioni dell'orgasmo facevano gemere i due giovani abbracciati. Quando i baci sono diminuiti Gabriele l'aveva guardato negli occhi. "Ti amo, Bruno," aveva detto con occhi lampeggianti. "Ti amo, Gabriele," aveva risposto Bruno, prendendo il pacco del suo amore tra le mani e accarezzandolo. Gabriele aveva gettato uno sguardo all'orologio, non rimaneva molto tempo. "E' meglio che andiamo" aveva detto di malavoglia. Il viso di Bruno aveva assunto l'aria di un cucciolo triste. "Non possiamo aspettare?" "No, bimbo, dobbiamo muovere i nostri culi," aveva risposto con un tono di finta critica. "Ti ho mai detto quanto mi piace guardare il movimento del tuo culo?" aveva risposto, cercando di dare più baci possibile al sedere del compagno. Questo aveva suscitato la risata dei due giovani mentre finivano di fare la doccia; usciti dal box si erano asciugati l'un l'altro con grandi asciugamani; dopo aver finito, Bruno si era seduto sul piccolo lavabo, c'era spazio appena sufficiente per sistemarsi sopra. "Cosa succede?" aveva domandato Gabriele mentre si avvicinava al lavabo. Prendendo il rasoio che condivideva con Gabriele, Bruno aveva guardato invitante il ragazzo. "Mi avevi detto che necessito di una rasatura," aveva detto. "Vorresti radermi?" Gabriele aveva sogghignato ed un'idea era gli era nata in testa mentre decideva di unirsi a Bruno sul lavabo facendolo quasi cadere con quel movimento. "Cosa fai?" aveva domandato ridendo stupito. Le loro gambe si erano attorcigliate, i due, nudi, si sono trovati intimamente congiunti all'inguine, i loro corpi si stringevano nel tentativo di mantenere l'equilibrio. "Ti raderò," aveva detto Gabriele stampandogli un bacio sulle labbra. "Ma prima mi devi radere tu." Bruno aveva sorriso accendendo il rasoio elettrico. Continuando a muovere i corpi per mantenere l'equilibrio, ed anche per eccitarsi, avevano cominciato a radersi l'un l'altro. "Hai prenotato la stanza?" aveva domandato Bruno, sollevando il collo per permettere a Gabriele di radere sotto il mento. Per celebrare la loro unione, Gabriele aveva suggerito una serata romantica. "Si," aveva risposto Gabriele muovendo il rasoio accuratamente sotto il pomo d'Adamo. "Il bagno caldo, ho parlato al direttore per confermare." Il "bagno caldo" come era conosciuto dagli studenti, era un alberghetto vicino all'università; Gabriele aveva scoperto che era frequentato dagli studenti per gli svaghi più intimi. Era provvisto di un grande schermo dove le coppie potevano seguire video romantici mentre erano immersi in bagni doppi. Il soffitto era di vetro e c'era abbondanza di candele; alla luce delle stelle gli innamorati potevano ascoltare musica romantica. La lista d'attesa era di tre mesi, ma Gabriele era riuscito ad ottenere un'attesa più breve. "Ci sarà lo champagne?" "Puoi scommetterci," aveva risposto Bruno. "Dom Perignon, 1996. Solo il migliore." Gabriele aveva sorriso a questo proposito, ricordando la conversazione con Bruno su cosa comprare con la borsa di studio. "Hai ordinato le fragole?" "Si, vere fragole con vera copertura di cioccolato. Un dono dei miei genitori." Bruno aveva abbassato la testa e aveva sorriso. "Ti ricordi che mi avevi promesso che avremmo assaggiare le prime insieme." "Naturalmente," aveva detto mettendo giù il rasoio e abbracciando Bruno intorno al collo. "Non penserai che mangerei una fragola coperta di cioccolato senza la tua bocca sulla mia." "Ehi," aveva detto diabolicamente Bruno avvicinandosi ancora di più, "che necessità c'è di fragole e cioccolato quando posso assaggiare la tua bocca anche ora?" Aveva pigiato la bocca su quella di Gabriele e si erano baciati dolcemente. "Starei qui tutto il giorno così. Tu ed io, soli." " anch'io," aveva risposto Bruno, "anche se dobbiamo andare dai nostri." "Yow," aveva detto Gabriele guardando l'orologio, "siamo in ritardo." Rapidamente erano usciti dalla loro tana sul lavabo, quasi cadendo e rapidamente si erano vestiti occultando le loro erezioni come potevano sotto gli abiti; rapidamente sono usciti per l'appuntamento, speravano di non aver perso l'opportunità di vedere i loro genitori. Si tenevano per mano sull'ascensore e sapevano che dopo l'incontro sarebbero tornati nella stanza per un'altra calda sessione. Due to international translation technology this story may contain spelling or grammatical errors. To the best of our knowledge it meets our guidelines. If there are any concerns please e-mail us at: CustomerService@MenontheNet

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19 Gay Erotic Stories from Aramis

Amore Finalmente

Non appena sono entrato nell'aula ho capito che avrei odiato quella lezione. I ragazzi si gettavano carta, matite e tutto ciò che era immaginabile. E l'argomento poi! A chi poteva piacere diritto commerciale? Non mi piaceva essere un leguleio ma mi ero iscritto lo stesso a quelle lezioni. Seduto sulla mia sedia ho guardato la classe e ho visto la vera ragione per cui ero ancora lì.

Andy, Io e il Mare

Scontrarsi con Andy era come scontrarsi con un muro in autostrada. Avevo iniziato il mio ultimo anno di liceo e, come la maggior parte mattine, avevo dormito troppo. Dovevo muovere decisamente il culo per evitare il ritardo. Stavo salendo la scala per andare allo spogliatoio quando, crash! Avevamo girato l'angolo allo stesso momento, mentre ci stavamo alzando dal pavimento mi

Angelo

Al liceo io non ero come tutti gli altri, sapete quelli che se la spassano con feste giorno e notte. Non era per me, avevo pochi amici ma tanto desiderio, un desiderio di cui nella scuola era a conoscenza. Ho un corpo ben fatto, lunghi capelli scuri, occhi marroni, una voce profonda ed interesse nello sport. Chi avrebbe potuto pensare che ero gay? Quando stavo a casa le mie

Compleanno sul lago

Mio cugino mi ha chiamato al telefono, voleva andare al lago col suo amico Sandro per festeggiare il loro diciottesimo compleanno, ma suo papà li avrebbe lasciati andare solo se fossi andato anch'io. Mi chiamo Stefano e ho 22 anni. Sembro più giovane della mia età, ho una faccia da bambino, ma non mi comporto come un bambino; sono alto un metro e ottantadue, corpo da nuotatore,

Evoluzione di un'amicizia

Chris era il mio migliore amico ed in quella primavera del 1992 passavamo insieme quasi tutto il nostro tempo libero, a casa sua o mia, o gironzolavamo per la città. Ero nuovo della scuola e per qualche ragione avevamo subito simpatizzato; eravamo all'ultimo anno del liceo e facevamo i compiti a casa insieme, frequentavamo insieme gli stessi amici, giocavamo ai videogiochi insieme.

Grupo de Amigos

La historia que les voy a contar es real y me ocurrió hace unos 7 años, en Santiago, mi ciudad. Por esa época, tenía 20 años, yo recién estaba descubriendo mi verdadera sexualidad, a pesar de que era muy conocido por la cantidad de pololas que había tenido. Mis padres habían hecho un buen trabajo conmigo y a las chicas les gustaba. Desgraciadamente, a mi las chicas me gustan pero no

Il Doposcuola

L'insegnante era il Sig. Brandi, un ventiquattrenne con un corpo che tutti gli uomini vorrebbero avere. Allora io avevo diciotto anni e mi sembrava impossibile quello che era accaduto cinque minuti prima, ma chi avrebbe potuto dire che un'ossessione segreta sarebbe diventata realtà? Erano appena finite le lezioni ed essendo un'adolescente normale mi sentivo un po' eccitato perché non

Il Nuovo Vicino

La casa al di là della la strada era stata venduta finalmente, dopo essere stata sei mesi sul mercato. Ero contento perché forse ora, almeno, il giardino sarebbe stato curato più regolarmente. Avevo spiato il mio nuovo vicino brevemente un paio di volte la mattina quando uscivo di casa per andare al lavoro e lui faceva lo stesso. Un metro ed ottantacinque, capelli castani, occhi scuri

L'amico di Enrico

Capitolo 1: Enrico Quando ho visto che avrei dovuto essere con Piero sono quasi morto. Piero non è esattamente il miglior individuo che conosca, ha questo problema chiamato retenzione anale, ma poi guardando più sotto nell'elenco ho visto anche il nome di Alessandro. Un sorriso mi è comparso sulle labbra come se sapessi che ci saremmo divertiti. Alex era un individuo grandioso con

L'Autostoppista

Era una piacevole notte di aprile e stavo guidando la mia macchina senza una meta precisa...mi guardavo intorno...è uno dei miei passatempi preferiti. La stagione turistica non era ancora cominciato i le giornate erano monotone così ho pensato di prendere la strada che portava in città. È più veloce prendere l'autostrada ma di solito la statale è più interessante. Non lo sapevo

Mattinata

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Meglio Soldato

Mi chiamo Giacomo e sono uno studente di 22 anni. Quanto sto per raccontare riguarda una mia recente scappatella omosessuale che non dimenticherò mai, mi hanno sempre eccitato gli uomini di bell'aspetto ma più degli altri quelli in uniforme. Questa storia comincia in un locale dove mi ero recato per una festa di universitari, mi piace partecipare a queste feste perché sono circondato da

Non avrei mai pensato!

Ero seduto al mio posto a finire il compito, quando l'ho visto. Era entrato silenziosamente e si era seduto proprio vicino a me. Quando il professore ha fatto l'appello ho saputo il suo nome, Alessandro. Era alto un metro e settantacinque, forse ottanta; aveva capelli castani chiari a spazzola. Sembrava molto solo come stesse quasi in un mondo tutto suo. Quando si è chinato verso lo

Ritorno a casa

Non ho mai pensato che ci fosse qualcosa di meglio del ritorno a casa. All'arrivo in stazione c'erano a salutarmi amici e parenti, tutti contenti di vedermi. Siamo saliti in macchina e siamo partiti, avevo un sacco di cose da raccontare, il viaggio era un po' più lungo di quanto mi ricordassi e quando finalmente siamo arrivati a casa mi sono reso conto di quanto desiderassi quel

Servizio in camera

"Sono trentamila lire, paga in contanti o preferisce mettere sul conto?" Ho firmato come meglio potevo: mi era difficile togliergli gli occhi di dosso. Ha studiato per un attimo la firma e poi ha sfoderato un sorriso abbagliante. "Grazie, uh. Cristiano," ha detto. Sono arrossito, prima che potessi rispondere è scomparso nell'atrio e la porta dell'albergo si è chiusa dietro di lui.

Sorpresa di Carnevale

Carnevale era ritornato! Non sarebbe stato un problema per la maggioranza delle persone ma sapevo che per me sarebbe stata una dura prova. Avevo 19 anni e frequentavo l'ultimo anno di liceo; il preside mi aveva domandato ancora una volta di provvedere alla sicurezza della scuola per quella notte, avrei dovuto stare là dalle 18, ora di chiusura, fino alle 2, quando avrebbe dovuto

Spogliato per Gian

Questa storia dovrebbe essere intitolata spogliato per o da Gian! Stavo facendo l'autostop sulla superstrada che va verso la costa, è più facile essere raccolti che non sulle strade secondarie di campagna. Erano le vacanze estive (frequentavo l'ultimo anno di liceo) e l'estate era calda ed asciutta, così ero vestito leggermente, giusto un paio di jeans corti ed una T-shirt e,

Telefonata

Vivevo in una casa grande di due piani con sopra un grande solaio ed un piccolo giardino. Era la fine di novembre quando ho scoperto la migliore caratteristica della casa. Avevo deciso andare nel solaio a cercare le decorazioni di Natale degli anni precedenti; sapevo che erano lassù con le scatole di vecchi vestiti ed altre memorie. Sono salito brancolando per i gradini cigolanti e

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